Le suore nella nostra comunità parrocchiale, prima di esercitare un servizio , rappresentano una testimonianza di vita, una scelta radicale di vita evangelica cui tutti siamo chiamati. E’ per questo che non vogliamo ridurle a dei servizi che svolgono dentro la nostra comunità.
Sarebbe come ridurre i genitori ai servizi che svolgono per far star bene i loro figli. Oggi desidero parlarvi della loro presenza nella catechesi. Sono presenti in tutti i gruppi dei bambini dell’iniziazione cristiana (dalla prima alla quarta elementare) compresi pure i bambini di quinta elementare.
In questo sono affiancate dalle mamme e da alcuni giovanissimi e giovani, che ringrazio a nome di tutta la comunità parrocchiale. In effetti l’inizio del nuovo percorso di catechesi ha visto coinvolti i genitori sia negli incontri loro rivolti, sia anche negli incontri di catechesi per i figli; tutto questo perché siamo carenti di catechisti, che non siano i genitori degli stessi bambini.
Se da una parte si sono attivati molti genitori, che ringrazio, dall’altra, tutto questo non sempre è facilitato anche dai ritmi della vita stessa dei genitori. Inoltre vedrei necessaria la formazione almeno di qualche adulto, nei diversi ambiti della vita pastorale, per far sì che la nostra parrocchia si arricchisca da persone che sono insieme credenti dentro una chiesa che cammina nel tempo.
In questo momento, tuttavia, sento vivo il desiderio di comunicarvi più che una serie di ”vuoti” da riempire, la necessità di capire come essere comunità cristiana dentro ad una vita organizzata, che pur ci deve essere nelle nostre parrocchie. E’ come chiederci se la “priorità” in una famiglia è la sua organizzazione oppure l’amarsi. Così è in una parrocchia! Credo che la partenza delle nostre care suore dovrebbe metterci in movimento non solo per quello che riguarda “l’azione”, ma soprattutto per quello che riguarda il nostro essere cristiani dentro una comunità in cui ci si sente appartenere, dove il clima è di coloro che si vogliono bene.
Don Francesco