La proroga di altri due anni della presenza delle nostre care suore nella nostra comunità parrocchiale, ci ha dato il tempo per trovare persone che gradualmente, almeno nei servizi fondamentali, possano sostituirle.
Oggi vi parlo e presento il servizio del “MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE”.
Questo servizio rientra nei tre ministeri attualmente istituiti,che sono i lettori, gli accoliti e i ministri straordinari della comunione. E’ detto straordinario rispetto a quello ordinario, che esercitano coloro che ne sono i ministri consacrati: vescovi, preti e diaconi. Si chiama “ ministero istituito” in quanto chi lo esercita viene incaricato o dal vescovo o dal parroco.
Che facoltà hanno le persone che svolgono questo ministero?
In virtù del loro mandato, da parte del parroco, hanno facoltà di:
a. Distribuire la santa Comunione durante la santa Messa, in aiuto del presbitero celebrante, solo a motivo di un grande concorso di fedeli o per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il presbitero celebrante.
b. Distribuire la santa Comunione fuori della santa Messa, con il permesso del Parroco, qualora in una Parrocchia manchino il presbitero, il diacono o l’accolito, o siano gravemente malati o vecchi; in questo caso il Ministro straordinario della Comunione potrà anche comunicare sé stesso. (Questo caso rimane assolutamente eccezionale nella nostra Diocesi in quanto nessuna Parrocchia si trova, al momento, del tutto priva di un Parroco in cura d’anime la domenica; pertanto si potrebbe dare solamente il caso che il Parroco conceda questa facoltà, ad esempio, durante una sua assenza o malattia nei giorni feriali).
c. Distribuire la santa Comunione fuori della santa Messa agli ammalati della propria comunità parrocchiale (o di un ambiente ospedaliero – con licenza del Cappellano) in ragione del grande numero degli stessi, e in aiuto al ministero del presbitero. Ciò in vista di una pastorale degli ammalati più “capillare” e che garantisca una maggiore frequenza delle visite agli stessi.
d. Portare il Viatico ai moribondi, qualora il Parroco o un presbitero o un diacono fossero in grave impedimento.
e. In casi straordinari, su esplicito mandato del Parroco e qualora questi fosse gravemente impedito, esporre pubblicamente all’adorazione dei fedeli la santissima Eucaristia e poi riporla.
La santa Comunione può essere distribuita in qualunque ora del giorno, anche se è bene concordare, specie con gli ammalati, il momento più idoneo perché la celebrazione possa essere svolta con calma e fruttuosamente. Casi straordinari sono:
a. Il Giovedì santo la santa Comunione si può distribuire solo nella Messa in Cena Domini; ai malati in qualunque momento del giorno.
b. Il Venerdì santo la santa Comunione si può distribuire solo nella Celebrazione della Passione del Signore; ai malati in qualunque momento del giorno.
c. Il Sabato santo la santa Comunione si può distribuire solo sotto forma di Viatico ai moribondi, non nella forma della visita ai malati o in altre forme