Ex Canonica – ex Teatro: finalmente chiarezza!
Con l’incontro di mercoledì 29/11/17 pensiamo di aver fatto definitiva chiarezza su una questione che da anni interessa la comunità di Brugine.
Grazie all’architetto Claudio Seno (principale referente per la gestione tecnica degli immobili della Diocesi di Padova) e a Don Gabriele Pipinato (Economo della Diocesi di Padova), che gentilmente hanno partecipato all’incontro, tutti gli intervenuti (circa una settantina di persone) hanno avuto l’opportunità di essere informati in modo oggettivo dei termini della questione.
L’architetto Seno ha illustrato l’aspetto tecnico e legale della questione spiegando che:
1) l’ex Canonica è sottoposta a vincolo della Soprintendenza Belle Arti del Ministero Beni Culturali
perché sulla stessa è stato rilevato un “interesse storico-culturale”
2) l’ex Teatro non è sottoposto a nessun vincolo
Questa situazione determina cosa si può e cosa non si può fare su questi beni, che ricordiamo sono di proprietà della Parrocchia:
sull’ex Canonica il vincolo Belle Arti impone che l’edificio rimanga perlomeno nello stato in cui è (anche se fatiscente): una eventuale ristrutturazione dovrà essere eseguita secondo precisi criteri e con il solo scopo di ripristinare l’edificio nella sua veste originaria. La Parrocchia, come proprietaria, ha quindi queste possibilità: a) mantenerla nello stato in cui è; b) ristrutturarla secondo i criteri Belle Arti;
c) venderla
sull’ex Teatro la Parrocchia: a) può demolirlo; b) può ristrutturarlo senza vincoli; c) può venderlo.
L’Economo Don Gabriele ha invece illustrato le linee guida che la Diocesi (e in particolare il Vescovo Claudio) ha deciso di seguire negli ultimi tempi sul tema immobili: assoluta attenzione e prudenza nella gestione dei beni parrocchiali per evitare che risorse economiche vengano spese per opere (nuove costruzioni o ristrutturazioni) poi destinate a non essere utilizzate, creando magari debiti poi difficilmente ripagabili.
Don Gabriele, invece, non ha dato indicazioni e suggerimenti su come poter riutilizzare questi immobili – ma ha fotografato, una situazione reale con la quale anche la nostra Parrocchia (che non ha debiti e riesce finora a far fronte autonomamente alle proprie necessità) deve fare i conti: primo perché fa parte della “famiglia” Diocesi (così l’ha definita Don Gabriele) e secondo perché è giusto abbracciare una visione di quello che sarà il futuro delle Parrocchie nei nostri territori (sempre meno Parroci che dovranno seguire più Parrocchie contemporaneamente), non fermandosi a guardare ciò che è ormai passato o solo il presente.
Un primo passo “conoscitivo” lo abbiamo fatto: ora, visto che le decisioni sono in capo alla comunità parrocchiale, ci aspetta il secondo passo, cioè quello che la porterà a decidere cosa fare della ex Canonica e dell’ex Teatro.
E sottolineo che sarà la comunità parrocchiale, anche per mezzo degli organismi che la rappresentano (il Consiglio Pastorale ed il Consiglio per la Gestione Economica) a valutare quali scelte effettuare, in linea con il principio secondo il quale anche la gestione dei beni “materiali” della Parrocchia deve avvenire tenendo fede alla visione pastorale ed ecclesiale, unica guida per tutto il nostro operato.
Per questo secondo passo ci diamo appuntamento alla prossima assemblea che verrà indetta nei prossimi mesi.
Don Francesco